La salute è un bene primario, talmente importante da essere costituzionalmente tutelato.
Il nobile ruolo del medico ha sempre reso tale professione affasciante, perché indispensabile per tutti e va detto anche che il sistema sanitario italiano è uno dei migliori al mondo. Ma, come avviene in ogni settore, anche in quello medico possono verificarsi degli eventi drammatici che interessano la salute o addirittura la vita delle persone. Si può dunque sbagliare, ma non per questo essere esonerati dalle responsabilità. Ogni cittadino che si sottopone a un intervento chirurgico ha, di fatto, stipulato un contratto con la struttura sanitaria, obbligando quest’ultima ad estrema diligenza in ogni ambito e fase, dal momento del consenso informato a quello dell’esecuzione del trattamento sanitario.
Può capitare che l’esito nefasto di un intervento sia dovuto alla responsabilità del professionista o che siano ravvisabili profili di censura in capo alla struttura sanitaria interessata.
Legge 8 marzo 2017 n. 24 art. 1. ART. 1. (Sicurezza delle cure in sanità). 1.
La sicurezza delle cure è parte costitutiva del diritto alla salute ed è perseguita nell’interesse dell’individuo e della collettività.