“Proposta di modifica della normativa sullo stalking. La proposta nasce dall’esigenza di aiutare quelle vittime ( soprattutto donne) che, proprio per la propria condizione di inferiorità psicologica causata dall’azione dello stalker, non sono in grado di agire. E tipico infatti che la vittima, proprio per paura di alterare l’ira dello stalker, cerchi di controllare la rabbia dell’aggressore, assecondandolo in ogni sua richiesta esplicita o implicita. La vittima dunque non reagisce e per questo non denuncia, con la conseguenza che non verrà mai aiutata e assistita. Oggi il nostro codice prevede tassativamente che sia la vittima a sporgere denuncia querela nei confronti dello stalker. I dati rilevati nell’anno 2013 sono sconcertanti e denunciano il malfunzionamento dell’attuale assetto della norma. Il 93% delle donne non denunciano il proprio aggressore.
Solo il 7 % delle donne denuncia. Sono morte oltre 120 donne solo nel 2013. La maggior parte delle vittime non denuncia per paura.
Quindi oggi il codice aiuta solo quelle donne che hanno il coraggio di denunciare. Ma non aiuta l’altro 93 % che non ha il coraggio di denunciare. Dalla mia umile esperienza professionale sono giunto alla riflessione che occorre un intervento legislativo affinché il delitto di stalking diventi reato perseguibile d’ufficio.
In data 8 maggio 2014 ho svolto un incontro in Montecitorio con il Presidente della II Commissione Giustizia Dott.ssa Ferranti che si e’ mostrata molto sensibile alla questione dimostrando un certo interesse per individuare un percorso efficace per l’attuazione dell’iniziativa.
Ho depositato la proposta di modifica legislativa dell’art. 612 bis del codice penale e auspico a breve di ottenere un ulteriore incontro con la Presidente per individuare quanto prima uno spazio nel programma dei lavori del parlamento e accompagnare personalmente questo importante percorso legislativo.
La campagna: “Stalking perseguibile d’ufficio”
La proposta di modifica legislativa è partita dall’avvocato di Vicenza, Agron Xhanaj, che sta seguendo i famigliari di Francesca Benetti. “La denuncia deve poter essere presentata anche da altre persone, non solo dalle vittime”
“Non posso essere solo le vittime a denunciare il loro persecutore: spesso non sono in grado”. A poco più di un mese dall’ approvazione della Legge sul femminicidio e in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, l’ avvocato di Vicenza, Agron Xhanaj, ha deciso di scendere in campo per promuovere una campagna di sensibilizzazione perché lo stalking sia perseguibile d’ufficio.
Il legale che nei giorni scorsi ha presentato un esposto per stalking a nome dei parenti di Francesca Benetti, la 55enne originaria di Vicenza sparita dal 4 novembre scorso, che come sospettano gli inquirenti, potrebbe essere stata uccisa dal custode della sua villa a Potassa di Gavorrano (Grosseto), ha anche proposto la modifica delle legge sugli atti persecutori, perché possano essere denunciati anche da persone diverse dalla vittima. Per favorire un dialogo e un confronto sul tema ha anche aperto una pagina su Fb www.facebook.com/stalkingperseguibiledufficio.
“L’obiettivo – spiega l’avvocato Xhanaj – è promuovere in rete quella che è diventata una palese esigenza legislativa, perché sia la stessa collettività a sollecitare un disegno di legge, manifestando il proprio consenso attraverso i ‘mi piace’ e il sondaggio”.