In un giorno qualsiasi, dei militari bussano alla porta di un uomo, padre di tre figli, di cui due ancora in tenera età. Entrano in casa e senza dare alcuna spiegazione, gli comunicano che hanno ricevuto l’ordine di prelevare la figli più grande, appena divenuta maggiorenne, per accompagnarla in una struttura protetta.
Il padre non comprende, e nelle ore e nei giorni successivi, chiede informazioni per sapere dove si trovi sua figlia.
Verrà a sapere solo dopo che, nei suoi confronti, pende un procedimento penale per abusi sessuali ai danni della ragazza, avendo quest’ultima dichiarato che il padre aveva abusato di lei in più occasioni quando era ancora minorenne e dopo averle somministrato dei super-alcolici.
Traumatizzato da tale situazione, si attiva immediatamente e assieme al suo difensore svolge indagini difensive, che – a mano a mano – metterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Ne emergerà un quadro indiziario totalmente stravolto rispetto alle accuse della figlia, la quale – si scoprirà – aveva già in precedenza attribuito le stesse ignobili condotte anche al nuovo compagno della madre, tanto da obbligare quest’ultima ad allontanarla definitivamente da casa.
Il materiale raccolto dalla difesa porterà il Pubblico Ministero a porsi delle domande sulla bontà delle accuse della ragazza e a chiedere, per tale ragione, un incidente probatorio volto ad accertare la capacità di testimoniare della presunta vittima; richiesta poi accolta dal Giudice per le Indagini Preliminari.
All’esito delle operazioni peritali, si scoprirà una considerevole inclinazione a mentire e ad alterare la realtà e quindi la totale infondatezza nel merito delle accuse della figlia nei confronti del padre, tanto da portare l’Autorità Giudiziaria ad archiviare il procedimento in quanto gli episodi denunciati non si erano mai verificati.
Le ragioni che hanno portato la ragazza a denunciare il padre per abusi sessuali, accertati come mai avvenuti, sono le medesime che l’avevano spinta a fare altrettanto nei confronti del patrigno: non tollerava le raccomandazioni di buona condotta da parte dei genitori, tanto da punirli con le infamanti accuse. In entrambi i casi, risultate infondate.
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